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Ambiente ed economia circolare

La nuova etichettatura ambientale francese

Insieme a Sabrina Suardi, Consulente legale ambientale per Ambientemente, abbiamo riassunto i temi principali affrontati durante il webinar sulla nuova etichettatura ambientale francese, che ha l’obiettivo di fornire gli strumenti essenziali per raggiungere la compliance alle norme di settore.

Sabrina Suardi

Perché è attuale il tema dell’etichettatura ambientale degli imballaggi?

Esiste già da qualche decennio a livello comunitario una norma – la decisione 97/129/CE – che prevede una codifica alfa-numerica per informare l’utilizzatore dell’imballaggio circa la sua composizione. Nonostante questo solo di recente alcuni Paesi hanno reso obbligatorie alcune informazioni da rendere per la corretta gestione del fine vita dei rifiuti da imballaggio; primo fra tutti l’Italia.

Quali sono gli obblighi per il nostro Paese?

L’Italia ha previsto obblighi differenti per gli imballaggi destinati a restare nella filiera professionale (B2B) e per gli imballaggi che, invece, sono pensati per completare il loro ciclo di vita in ambito domestico (B2C).

Per quanto riguarda la vigenza, la conversione in legge del D.L. 30 dicembre 2021, n. 228 (cosiddetto Milleproroghe) ha ufficialmente modificato la norma relativa all’etichettatura ambientale degli imballaggi (art. 219, comma 5, D.Lgs. 152/2006), prorogando ulteriormente l’obbligo di un anno, fino al 31 dicembre 2022.

Perché un focus sull’etichettatura francese?

Per due motivi principali:

  • La Francia, assieme all’Italia, è uno dei pochi Paesi comunitari che ha reso obbligatoria l’etichettatura ambientale degli imballaggi e gli scambi commerciali tra i due sono storicamente molto rilevanti.
  • La Francia, al contrario della maggioranza degli altri Paesi, ha previsto una struttura e degli strumenti fortemente “tailor made”.

Quali sono le criticità maggiori?

Per l’Italia esiste un’ampia libertà di scelta per gli strumenti da utilizzare, purché l’etichetta sia chiara. Per la Francia, invece, si è scelto di tracciare standard di etichetta molto rigidi, a livello dimensionale, di design, di informazioni da rendere al consumatore e di strumenti utilizzabili per veicolarle. Da qui, come comprensibilmente ci si aspetta in un mondo globalizzato, possono derivare diverse criticità per chi opera su più mercati.

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