L’ISTAT ha recentemente dichiarato che le interviste al telefono saranno affiancate e integrate da un maggiore utilizzo dei Big Data Con “Big Data” s’intende il patrimonio d’informazioni cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, in termini di volumi, velocità e varietà. L’analisi dei Big Data, il cui valore di mercato ha raggiunto quota 790 milioni di euro, è diventata la chiave per comprendere come si muovono i clienti; per le aziende questo significa ridurre costi e tempi. A conferma di questa tendenza, secondo una ricerca degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, per più della metà degli imprenditori italiani la gestione degli analytics è una priorità d’investimento e, secondo Accenture, i Big Data sono considerati molto importanti per l’identificazione di nuove fonti di reddito. Se da una parte l’utilizzo di Big Data è frenato da una serie di questioni ancora aperte, come privacy, competenze analitiche e tecnologiche, fonti d’accesso, dall’altra parte…
L’industria del cibo? Ecco tutti i trend 2016
Lo scorso anno Expo ha portato in primo piano tutta la filiera dell’alimentazione e l’importanza del settore per l’economia di Milano e Lombardia. Secondo l’Associazione Economia e Stabilità la Lombardia ha 117 aziende agricole, di cui 91 con centro aziendale a Milano, e più di 1.500 industrie del ramo alimentare. Inoltre 20 prodotti regionali sono insigniti del marchio DOP e sono presenti 12 presidi Slow Food, a testimonianza della qualità e dell’attenzione che Milano e la Lombardia hanno riguardo il cibo. Se nel 2015 è esploso il fenomeno dello street food, Baum&Whiteman, azienda di consulenza per ristoranti, ha individuato i trend di settore del 2016. Ecco i più importanti: Delivery Sono sempre di più le applicazioni che permettono di ordinare pranzo o cena dal proprio smartphone, un mercato che, secondo Foodora, può valere fino a 500 milioni di euro solo in Italia e che sta influenzando le abitudini degli italiani…
Le imprese e i numeri del Carnevale a Milano
Secondo la tradizione, il Carnevale ambrosiano si celebra in date differenti rispetto al rito romano poiché San Ambrogio, di ritorno da un pellegrinaggio, chiese ai suoi concittadini di attendere il suo arrivo prima di dare il via ai festeggiamenti. Oggi il Carnevale è, soprattutto, una festa dal forte spirito goliardico e dall’indotto commerciale non indifferente. Secondo l’associazione Carnevalia, che riunisce i principali eventi storici italiani, il Carnevale muove ogni anno un giro d’affari che supera i 200 milioni di euro, toccando il settore del travel e il commercio B2C. Viaggiare a Carnevale: a Febbraio si scelgono mete tradizionali, con una spesa media di 600 euro per cinque giorni di vacanza, in coppia o con la famiglia al seguito. La destinazione più ambita dagli appassionati del Carnevale rimane Rio de Janeiro, dove sono attesi 350.000 stranieri. Milano prevede una crescita di turisti, rispetto all’anno scorso, del 5%, grazie anche al traino…
La nuova frontiera del lavoro? Si chiama smart working
L’esplosione del digital ha spinto verso un rinnovamento il mondo del lavoro in tutti i suoi ambiti. Una delle novità più interessanti è il cosiddetto “telelavoro” o smart working. Nonostante sia previsto dal 1998, grazie alla Legge Bassanini Ter, in Italia lo smart working non ha mai avuto una grande diffusione, tanto che il nostro Paese, fino al 2005, risultava 25° su 27 Paesi in UE sul tema smart work. Ma sembra che le cose stiano cambiando. Nella Legge di Stabilità 2016 è stato inserito un disegno di legge apposta per promuovere lo smart working, che prevede, tra gli altri: che il contratto per lo smart worker sia su base volontaria; che si fondi su un accordo tra dipendente e datore di lavoro per un massimo di due anni, sia per contratti a tempo determinato che indeterminato; che sia garantito un trattamento economico non inferiore a quello degli altri dipendenti con mansioni simili;…
Crowdfunding: 5 consigli per una campagna di successo
Il crowdfunding italiano, nel 2015, ha avuto un trend tendenzialmente positivo secondo la ricerca “Crowdfunding in Italia: Report 2015”, che ci mostra un quadro in crescita rispetto al 2014, riassumibile in: aumento del numero di piattaforme di crowdfunding italiane attive (da 41 a 69). 21.384 progetti pubblicati (+67%), dal valore complessivo di 56,8 milioni di euro (+85%). 857.331 finanziatori italiani raggiunti, in media 25.216 per ogni piattaforma di crowdfunding italiana La maggior parte delle piattaforme di crowdfunding italiane hanno sede legale nel Nord Italia (47% del totale), e 16 di queste sono a Milano. L’interesse verso questa modalità di finanziamento è stata percepita dal Comune di Milano, che ha fatto partire un progetto di crowdfunding civile lo scorso anno. Nonostante la crescita del settore, i progetti che hanno completato la campagna sono il 30%, in diminuzione rispetto al 2014. Vogliamo darvi 5 consigli utili per far sì che la vostra…