Massimiliano Vanigli, cinquantenne, ha fatto di una passione una professione, riuscendo a produrre la “sua” bicicletta e fondando l’azienda “Sborona Bike”. Massimiliano ha seguito uno dei nostro corsi Bike Factory e ci racconta la sua storia. Qualche anno fa, ispirandomi al Biciclo dell ‘800, ho disegnato la “mia” bicicletta. Dopo aver vissuto 8 anni ad Hong Kong, una volta rientrato in Italia, ho deciso di costruire quello che avevo disegnato. Nel 2021 sono riuscito a realizzare il mio progetto, che dopo qualche anno di test e aggiustamenti, è pronto per entrare sul mercato. Da pochi mesi, infatti, ho deciso di licenziarmi ed aprire la mia attività di costruttore di biciclette. Cosa ti ha spinto a disegnare una bicicletta? La mia passione per il Design e per i programmi di modellazione 3D mi hanno spinto ad esercitarmi su tantissimi oggetti diversi. Diplomato alla scuola d’ Arte, nasco come autodidatta, tra questi…
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Ti racconto Bike Factory: Marco Lomuscio e la co-progettazione nel settore bike
Marco Lomuscio ha 30 anni, è un ricercatore e consulente freelance. Laureato in filosofia e sociologia, con alle spalle un dottorato di ricerca in economia a Trento e a Firenze, coltiva da sempre la passione per la bicicletta. Una passione che lo impegna anche professionalmente – attraverso la consulenza ad alcuni progetti industriali legati al mondo bike e della ciclo-logistica – e che lo ha spinto ad iscriversi ad uno nei nostri corsi Bike Factory . Gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza. Come sei venuto a sapere dei corsi offerti di Bike Factory? Come è stata la tua esperienza in aula? Ho seguito i lavori di Bike Factory sin dal primo evento a Palazzo Giureconsulti a Milano alla fine del 2022, “Come corre la Bike Economy”, dove Camera di Commercio ha convocato e messo in dialogo aziende ed esperti del mondo bici del territorio. All’epoca era solo…
Le parole chiave per il turismo del futuro: sostenibilità, responsabilità e inclusione
Sostenibilità, responsabilità e inclusione sono le parole chiave che guideranno l’evoluzione del turismo nei prossimi anni. Ne parliamo con Giovanna Ceccherini, Brand&Sales manager di Sonders&Beach, gruppo turistico integrato in Italia, che opera sull’intera filiera turistica secondo criteri di sostenibilità ed inclusione sociale, con l’obiettivo di creare esperienze di viaggio uniche, caratterizzate da libertà e benessere per ogni viaggiatore. Cosa vuol dire essere un tour operator inclusivo? Essere un tour operator inclusivo significa impegnarsi ad abbattere tutte le barriere, fisiche e mentali, che possono impedire la fruizione equa e paritaria di servizi di ospitalità e di esperienze locali. Siamo consapevoli che tale fruizione possa essere talvolta limitata per ragioni di varia natura (cultura locale, accessibilità, ecc..), ma il nostro intento è quello di ridurre al minimo la frustrazione di non poter accedere a servizi in maniera equa. Cosa significa in concreto “inclusione” con riferimento al mondo del turismo? Inclusione significa adoperarsi…