Cicloturismo da record: gli ultimi dati del rapporto “Viaggiare con la bici 2025”, realizzato da Isnart-Unioncamere in collaborazione con Legambiente, confermano il trend inarrestabile registrato negli ultimi anni: 89 milioni di presenze, con un aumento del 54% in un anno.
Una modalità di turismo sostenibile di cui anche Camera di commercio si è fatta promotrice con il bando Turismo in bici, attraverso il sostegno allo sviluppo di prodotti e servizi ricettivi collegati al settore del cicloturismo, come nuova leva di attrattività a basso impatto ambientale e rispettosa dei territori.
Perché le strutture ricettive dovrebbero investire in cicloturismo? Lo abbiamo chiesto a chi ha già ricevuto il finanziamento di Camera di commercio: Vincenzo Gangemi, Resident Manager di Villa Appiani, boutique hotel di Trezzo sull’Adda situato in una dimora storica del tardo Settecento e immerso nei panorami della campagna lombarda, meta ideale per gli amanti della bicicletta.
Come è nata l’idea di puntare sul cicloturismo?
Credo che ogni struttura ricettiva debba prima di tutto valorizzare il territorio circostante, dando la possibilità all’ospite di scoprire anche i paesaggi e le peculiarità che lo caratterizzano. Per un luogo come Trezzo sull’Adda, la bicicletta è sicuramente il mezzo migliore per farlo. Ecologico, semplice da usare e che soprattutto permette di sostare dove si vuole e quindi di godere appieno la destinazione.
Tantissime persone ormai lo hanno già capito e il cicloturismo è infatti in costante crescita».

Che investimenti ha potuto realizzare con il bando di Camera di commercio “Turismo in bici”?
Grazie al finanziamento ottenuto tramite il bando Turismo in Bici di Camera di Commercio abbiamo realizzato con successo diversi interventi che ci hanno permesso di potenziare la nostra struttura già “Bike friendly”. Sto parlando del noleggio delle e-bike a completa disposizione per i nostri ospiti, l’acquisto di una colonnina di ricarica elettrica per le e-bike, la ristrutturazione delle nostre bike room (stanze in cui è possibile accedere dall’esterno direttamente con la propria bicicletta), l’acquisto e installazione di attrezzature necessarie all’alloggio delle biciclette e per lo stallo in sicurezza.


Come si è comunicato in chiave bike friendly?
Credo che comunicare efficacemente la propria identità come hotel bike-friendly sia fondamentale per attrarre cicloturisti e posizionarsi come punto di riferimento nel settore.
Nel nostro sito abbiamo un’area dedicata chiamata Bike lovers, in cui è ben spiegata la nostra filosofia e i servizi che offriamo.
Inoltre, siamo presenti in piattaforme dedicate, come Luxury Bike Hotels, che oltre a garantirci visibilità ci permettono di entrare in contatto con un pubblico già interessato e predisposto a scegliere strutture che offrono servizi dedicati ai ciclisti.

Che consigli darebbe a chi intende intraprendere ora questo percorso?
Alla base di chi vuole intraprendere questo percorso deve esserci la consapevolezza di un nuovo modo di viaggiare, spesso lontano dai tradizionali circuiti turistici di massa.
Consiglio sempre piccoli passi ma che possono far la differenza.
La possibilità di noleggiare una bici o di accedere con la propria bicicletta in camera. Non da meno avere a disposizione un piccolo menù o una merenda a loro dedicata.
Anche tu vuoi rendere bike friendly la tua impresa?
C’è tempo fino al 16 ottobre per presentare domanda e accedere ai contributi del bando Turismo in bici.
CANDIDATI!