Quasi 7000. Sono i kilometri che separano Italia e Mongolia. Meta di bikepacking spinto, adatta solo ai più ciclocoraggiosi. Una distanza che non ha percorso in bicicletta, Tsogtbadrakh Amarjargal, che arriva in Italia, circa sei anni fa, proprio dal Paese di Gengis Khan per motivi di studio.
Noi lo abbiamo conosciuto come giovane ex corsista di Bike Factory e ci facciamo raccontare come la sua passione per la due ruote si sia trasformata in una professione.
Come sei venuto a conoscenza del corso meccanico di Bike Factory?
Circa due anni fa, attraverso i canali social, ho scoperto i corsi di Bike Factory, proprio durante il periodo in cui mi stavo appassionando profondamente del mondo Bike. Solo due anni dopo però ho preso la decisione di iscrivermi, per seguire fino in fondo la mia passione per la bicicletta.
Come è stata la tua esperienza durante il percorso formativo? Hai consigli da dare a chi si vuole iscrivere ai corsi di Bike Factory?
La prima impressione è stata molto positiva: il corso che ho seguito era ben strutturato sia nella parte pratica che in quella teorica. Posso dire in poche parole che ti offre tutto ciò di cui hai bisogno per entrare nel mondo Bike.
Ai futuri potenziali corsisti consiglio di iscriversi assolutamente, se la loro passione è il mondo delle due ruote.
Di cosa ti occupi adesso?
Attualmente sto lavorando in Bicimania Lissone come ciclo meccanico nell’ufficio tecnico, mettendo in pratica tutto ciò che ho imparato durante il corso.
E’ stato complicato trovare un impiego nel settore bike?
Nel mio caso è stato abbastanza semplice, considerando che ho trovato il mio attuale lavoro appena 5 settimane dopo la conclusione del corso di Bike Factory.
E a questo proposito, vorrei cogliere l’occasione di ringraziare tutte le persone che lavorano per realizzare questa possibilità, specialmente i docenti e i miei cari compagni di corso.