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Strumenti, metodi e strategie per una neutralità emissiva al 2050 nelle aziende.

Il concetto di sviluppo sostenibile fu definito 1987 nel rapporto Our Common Future come quello sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i propri. È un tema relativamente recente in quanto recente è l’esigenza di trovare un’armonia ambientale, sociale ed economica nelle nostre attività quotidiane.

Mercoledì 19 gennaio 2022 l’Ing. Renato Ornaghi, partner fondatore e CEO di Energy Saving SPA, durante il webinar organizzato dalla Camera di commercio Milano Monza Brianza e Lodi, approfondirà il tema della sostenibilità ambientale e in particolare le tecniche necessarie alla quantificazione dell’impronta carboniosa (Carbon Footprint) di una azienda, gli aspetti contrattuali e gli strumenti di mercato atti a conseguire l’azzeramento/compensazione delle proprie emissioni di gas serra.

Quanto è diventata importante la sostenibilità per le imprese?

Sicuramente è diventata uno degli elementi di massima competitività sul mercato . E questo negli ultimi anni non solo per le grandi imprese, che magari istituzionalmente fanno sostenibilità da anni e da diversi esercizi redigono il bilancio di sostenibilità, ma anche per le piccole e medie. Non è infrequente per noi trovare aziende anche piccole che ci chiedono di supportarle perché un loro cliente importante pone la sostenibilità come prerequisito per essere accreditati come partner fornitori affidabili di lungo periodo. È un tema ormai imprescindibile, che va al cuore delle strategie future di ogni organizzazione imprenditoriale.

Quali sono gli strumenti per raggiungere la neutralità emissiva?

L’efficienza energetica è sicuramente uno strumento fondamentale.

Alle aziende che ci chiedono un supporto noi suggeriamo innanzitutto di redigere una diagnosi energetica, per comprendere dove si annidino nei loro consumi energetici le maggiori opportunità di risparmio.

Fare efficienza, consumare l’energia al meglio, è la prima opzione da praticare. Poi a seguire gestire gli acquisti energetici con ottica di sostenibilità, se non addirittura autoprodursi energia da fonte rinnovabile è un’opzione da prendere seriamente in considerazione per ridurre la propria impronta carboniosa innanzitutto, ma visti i prezzi dell’energia attuali anche per calmierare un costo energetico che sta diventando alla lunga non sostenibile.

Perché certificarsi ZERO EMISSION COMPANY?

La nostra certificazione Zero Emission è il suggello, il cappello finale alle attività di efficienza e di sostenibilità messe in campo. Serve innanzitutto a fare in modo che l’azienda passi un messaggio di coerenza con gli obiettivi di sostenibilità che si è prefissata.

Fatte le azioni di sostenibilità, è opportuno informare tutti gli stakeholders: i clienti, i dipendenti, i fornitori, la comunità in cui si lavora. La certificazione Zero Emission è lo strumento ideale per passare un messaggio coerente di attenzione alla sostenibilità. E per valorizzare al massimo le azioni verso l’ambiente che l’azienda ha intrapreso.

 Programma:

  • I Gas a Effetto Serra e gli impatti climatici
  • Il Deal “fit-for-55” dell’Unione Europea e la totale neutralità emissiva al 2050
  • L’evoluzione della normativa e degli impegni internazionali dopo Glasgow 2021
  • Il calcolo dell’Impronta carboniosa di un’organizzazione – la Norma ISO 14064
  • Il GHG protocol e le tipologie di Gas Serra emessi: Scope 1 – Scope 2 – Scope 3
  • L’acquisto di energia elettrica, gas naturale e combustibili da fonte rinnovabile
  • Il risparmio energetico e il suo impatto nell’impronta carboniosa di una azienda
  • L’incremento dei prezzi energetici e l’opportunità dell’autoproduzione rinnovabile
  • L’azzeramento/compensazione delle emissioni con strumenti di mercato: CER-VER-EUA;
  • Come conseguire la certificazione “Zero Emission Company”

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