GFM Integration è un insieme di aziende di ingegneria del software che ha come mission quella di proporre prodotti e servizi di Information Technology alla Imprese.
Marco Augusto Mariani CEO di GFM Integration ci racconta la sua esperienza.
Quali erano le vostre richieste rivolte al Punto Impresa Digitale e quali obiettivi vi eravate posti?
Abbiamo partecipato al bando SI4.0 promosso dal PID, in quanto come gruppo seguiamo con interesse i progetti finanziati, ne abbiamo fatto si può dire “la nostra virtù”. Riusciamo a finanziare la ricerca e lo sviluppo aziendale acquisendo tutte le tecnologie innovative che sperimentiamo nei bandi, offrendole poi alle aziende. Tendenzialmente non sviluppiamo dei prodotti nostri ma ci sono dei casi eccezionali in cui decidiamo di creare dei prototipi. Quello che acquisiamo lo mettiamo a disposizione dei nostri clienti che appartengono ai settori più diversi. Il nostro obiettivo consiste, infatti, nel proporre innovazioni alle aziende colmando i gap tecnologici per trovare innovazioni di prodotto e processo. In questo specifico caso ci siamo concentrati sulla tematica della manutenzione degli impianti.
Quali azioni sono state messe in campo per raggiungere gli obiettivi?
Grazie al bando SI4.0 2021, siamo riusciti a investire in tecnologie che ci hanno consentito di padroneggiare Big data, Cloud, IOT, data analytics e tematiche di realtà aumentata che hanno contribuito allo sviluppo del nostro progetto Si4riA. Queste tecnologie sono state impiegate per intervenire sugli impianti permettendo di garantire, grazie ad un supporto da remoto, assistenza al manutentore che si trova sul campo a contatto con i macchinari.
Quali risultati sono stati raggiunti?
Abbiamo realizzato un oggetto che viene montato su caschetti o cappellini che è composto da una telecamera con lente che ingrandisce le immagini, un microfono e un visore. Grazie alla scansione di QRcode disposti sui macchinari è possibile trasmettere una versione 3d dell’impianto ai professionisti collegati da remoto che collaborano in sinergia e simultaneamente con il manutentore presente sul campo. Abbiamo quindi creato una piena interazione con il mondo esterno, integrando la parte dell’azienda che ha le competenze per dare supporto tecnico specializzato agli operatori sul campo. Tutto questo è stato possibile grazie all’impiego di BIM (Building information modelling) che permettono la rappresentazione 3d di componenti meccanici di building coadiuvando una serie di dati. Le componenti dell’ecosistema sono i dati raccolti da sensori intrinsecamente presenti nelle macchine e storicizzati in database sotto forma di big data. I benefici derivanti dall’utilizzo del prodotto sono diversi, a partire dall’operare in modo più sicuro, alla riduzione dello stress con un deciso miglioramento dell’intervento ordinario.
Consiglierebbe, e perché, ad un'altra azienda di rivolgersi al PID?
GFM Integration è stata una delle primissime startup innovative registrate in Camera di commercio a Milano nel 2013 nell’ambito big data. Vi invito a partecipare ai bandi finanziati promossi dal Punto Impresa Digitale perché sono una fonte di approvvigionamento di risorse di cui le piccole e medie imprese hanno estremamente bisogno per crescere, rinnovarsi e portare avanti i propri progetti e sogni.
