Buon 2017 dunque! Dopo la breve analisi dello scorso anno dal punto di vista dei servizi e strutture camerali, guardiamo ora quale eredità lascia il 2016 nell’ambiente vitale per il quale operiamo: il mondo imprenditoriale ed economico milanese. Teniamo conto che: il punto di partenza era favorevole, un 2015 definito nell’ultimo Rapporto Milano produttiva “anno della ripresa”; il contesto finanziario di questi 12 mesi ha visto invece un grande aumento dell’incertezza, dalle crisi dei titoli bancari alla Brexit passando per il precipitare di Piazza Affari durante il primo trimestre. Arriviamo ai dati milanesi 2016. Le imprese, secondo il bilancio 2016, registrano una crescita solida sia di numero (+1,3% rispetto al +1,6% del 2015) sia di addetti (+4,2%, molto più del +0,7% del 2015), e superiore alla media regionale e nazionale 2016. Milano resta seconda in Italia per numero di imprese e prima per addetti. Guardando già in ottica di Camera Metropolitana,…
Fine 2016, il conto alla rovescia sta per iniziare!
10… 9… 8… Aspettando il conto alla rovescia, abbiamo dato un’occhiata a questo 2016. Un anno intenso: per l’Italia, per il mondo intero – sfogliando l’annuale raccolta di foto ANSA se ne ha un’idea. E anche per la Camera di commercio di Milano, che è entrata in una fase di transizione epocale. Nella prefazione alla raccolta della rassegna stampa annuale, il Presidente Carlo Sangalli ha ricordato alcune grandi scommesse per l’Ente: la gestione del post Expo, e soprattutto la negoziazione della riforma camerale e la decisione di accorpamento con le Camere di commercio di Lodi e Monza Brianza. Sfida nella sfida è affrontare questi temi garantendo ininterrottamente lo stesso livello di servizio alle imprese del territorio. Nel 2016 lo abbiamo fatto: non solo la spending review non ha inciso sulla performance, ma sono anche stati attivati nuovi servizi e iniziative. Alcuni esempi: arricchimento delle assistenze specialistiche gratuite (nuova assistenza Turismo…
Natale che impresa!
A Natale festeggiano anche le imprese milanesi. E non solo per un giorno: tutto il periodo prenatalizio e delle feste è un boom di produzione e vendite, che crea 1700 posti di lavoro stagionale. Simbolo secolare della tradizione natalizia milanese è il panettone: secondo la leggenda, nacque nel 1495 alla corte di Ludovico il Moro per un banchetto con l’amante (celebre per essere ritratta nel dipinto di Leonardo da Vinci “La dama con l’ermellino”). Oggi questo dolce raggiunge un quarto delle vendite di pasticceria natalizie, e la sua popolarità è ancora in aumento: del 5% rispetto allo scorso anno, in un business da 60 milioni. Ci sono poi gli acquisti da mettere sotto l’albero, gli addobbi, i viaggi… 50 milioni di euro stimati solo per le spese del ponte di S. Ambrogio, previsioni d’acquisto stabili rispetto allo scorso anno. 21 milioni sono stimati per i soli acquisti di oggetti religiosi,…
Obiettivo export: USA!
Trump? Le imprese lombarde vedono stabilità e forse vantaggi. Uno studio di Camera di commercio e Promos ha sondato le aspettative verso un mercato che resta trai più attrattivi sullo scenario mondiale, con il 65% degli intervistati che vorrebbe incrementare gli scambi e il 75% che lo considerano interessante per i propri prodotti. Agli USA va una esportazione su sei dalla Lombardia (16,2%), coinvolgendo 8 mila imprese, di cui 3 mila a Milano, prima per interscambio (53,6% dell’import-export regionale nel 2016). Nei primi 6 mesi 2016 ammonta a 5,5 miliardi di euro il valore degli scambi con gli USA per la Lombardia (3,8 miliardi di export e 1,6 di import); circa 3 miliardi (53,6% del totale) da Milano, con una crescita nel 2016 di +1,2% in un anno. Iniziative Promos L’Azienda Speciale per le Attività Internazionali della CCIAA di Milano per il primo semestre 2017 propone le seguenti iniziative in…
Immobili a Milano, settore uffici: inizia la ripresa?
Mercato in ripresa quello degli Uffici nel 2016 a Milano: l’andamento è timidamente positivo ma pur sempre in risalita. Ormai noto l’interesse degli investitori internazionali verso la capitale meneghina, basti pensare agli accordi conclusi negli ultimi anni dai grandi fondi arabi e cinesi o da multinazionali sui “rigenerati” quartieri cittadini o sugli immobili storici e di prestigio in centro città. Facciamo ordine, con una prima importante distinzione tra Uffici comuni (localizzati all’interno di stabili ad uso misto); Uffici direzionali (siti in stabili completamente adibiti ad uso direzionale) . Causa il periodo di recessione economica, la polarizzazione tra questi due tipologie di immobili è sempre più ampia e vede da un lato un arresto della domanda di compravendite della prima tipologia e dall’altro una migliore performance degli Uffici direzionali, vera attrazione degli investitori nazionali e internazionali, ma solo se sono in grado di garantire requisiti di qualità ed efficienza in termini…