La realtà delle startup in Italia sta crescendo e Milano è senza dubbio la città in cui questo ecosistema sta trovando terreno fertile per mettere radici e allargare i propri orizzonti. Le startup milanesi sono infatti più di 27.000, di cui più di un terzo è costituito da giovani sotto i 35 anni. E questi numeri stanno a significare anche crescita dell’occupazione creata, con le 31.000 persone attive nell’ambito. Alla luce di questi dati, e in seguito alla conversione in legge del decreto sviluppo bis del 13 dicembre, Camera di commercio di Milano e Comune di Milano hanno deciso di promuovere la nascita di un comitato per Milano capitale delle Startup che rappresenti un momento di confronto continuativo tra i componenti dell’ecosistema presenti sul territorio. Il comitato si è messo subito al lavoro producendo, in questi mesi di attività, la Carta di Milano capitale delle Startup, un documento in cui…
Srl semplificate: un’impresa al costo di un caffè ?
C’è una novità che il 2012 lascia ai giovani aspiranti imprenditori: è la possibilità, per gli under 35, di aprire una società a responsabilità limitata semplificata (Srls) con un solo euro. La nuova forma giuridica delle “srl semplificate” presenta 3 differenze fondamentali rispetto a quelle ordinarie: 1. il capitale sociale modesto, compreso da 1,00 euro e 9.999,99 euro 2. i soci che devono essere persone fisiche di età inferiore ai 35 anni (è vietato cedere quote a persone che hanno compiuto o superato i 35 anni); 3. l’amministrazione della società che può fare capo solo ai soci della srl e non a soggetti estranei. Al di là dei requisiti specifici, questa nuova forma societaria si distingue per il basso livello di formalità e i costi ridotti. Per costituire la srl semplificata non serve infatti dotarsi di uno specifico statuto: l’atto costitutivo (che non deve avere data antecedente al 29 agosto…
Il vero panettone? Ha i colori del Duomo
Sono tante le versioni sull’origine del dolce natalizio tramandate nei secoli: secondo alcune il nome pan de ton potrebbe derivare da “pane di Toni”, lo sguattero al servizio di Ludovico il Moro che inventò l’impasto, secondo altre da “pane di tono” cioè di lusso, che almeno il giorno di Natale potevano mangiare sia gli aristocratici sia i plebei. Qualunque sia la sua storia, i milanesi non possono rinunciare al panettone, che tiene nonostante la crisi e continua a essere considerato uno dei simboli più rappresentativi della città lombarda. Da alcune indagini della Camera di commercio di Milano risulta essere il dolce più acquistato (dall’87,2 % dei milanesi), preferibilmente quello dall’impasto classico con uvetta e canditi, e anche il più famoso in Europa con il suo 30 % di citazioni online in materia di dolci delle feste (seguito dai gingerbread cookies, i candy canes, l’inglese Christmas pudding, il tedesco stollen e il francese bûche de Noël). Proprio per salvaguardare questa tradizione…
Che belli gli Oh bej, oh bej!
Oh Belli, oh belli! esclamavano i bambini milanesi alla vista dei doni portati da Giannetto Castglione in visita a Milano il 7 dicembre del 1510. A quest’evento, infatti, va fatta risalire la tradizione dell’odierna fiera degli Oh bej, oh bej che si ripete anche quest’anno dal 6 al 9 dicembre. Dato che l’arrivo del messo di Papa IV, organizzato per riaccendere la fede nella città lombarda, coincideva con i festeggiamenti per il patrono Ambrogio, Giannetto decise di presentarsi con dei regali da distribuire al popolo riunito per l’occasione. E dall’esclamazione di felicità da parte dei bambini deriva, dunque, il nome della fiera. Fiera che in un primo momento si svolgeva in piazza dei Mercanti, per essere trasferita nel 1886 nella zona della Basilica di Sant’Ambrogio e venire nuovamente spostata nell’area del Castello Sforzesco solamente nel 2006. Le notizie sull’edizione 2012 sono prima di tutto che quest’anno sarà rafforzata la linea già intrapresa…
Fai la spesa? Occhio all’etichetta!
Sembra semplice acquistare una confezione di pasta o una scatoletta di tonno sullo scaffale del supermercato. Quest’operazione in realtà nasconde un mondo di regole, tecnologie e persino di responsabilità. Innanzitutto le regole, quelle per tutelare il consumatore, che partono da una buona etichetta. Una bella brochure della Camera di Commercio di Milano spiega con semplicità e immagini illustrate quali sono le norme di etichettatura dei prodotti preconfezionati (appunto il pacco di pasta o di biscotti) : si va dall’obbligo da parte del produttore di riportare il suo nome e marchio alle norme sul contenuto, ricordando che contenuto nominale ed effettivo devono coincidere. Il contenuto nominale corrisponde alla quantità di prodotto che si ritiene debba contenere la confezione. Il contenuto effettivo è la quantità, in termini di massa o volume, di prodotto che esso contiene realmente. Per chi vuole approfondire l’argomento, in rete è disponibile anche una sintesi delle norme europee…