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Diventare pasticciere : ma che buon mestiere!

 torta

Come diventare pasticciere?   Per chi vuole mettersi in proprio anche in tempi di crisi, il settore dei golosi sembra mantenere le sue dolci promesse, diventare  pasticcere può essere un buon business. Fra il  secondo trimestre 2013 e il secondo 2012 le imprese che producono  e quelle che vendono dolci nel complesso   sono in leggero rialzo, +4% in Italia , +5 % in Lombardia. In ogni caso il podio dei golosi se lo aggiudicano Lombardia con +62 imprese ( sempre fra il 2012 e il 2013), Piemonte +61  e Campania +52 .

Si ma quale pasticciere vuoi diventare?

Nel primo caso siamo di fronte  a un esercizio commerciale, quindi sarà necessario avere i requisiti professionali  per il negozio alimentare e poi passare al SUAP di riferimento

Nel secondo caso, essendo un laboratorio, sarà necessaria l’iscrizione all’albo artigiani, requisiti professionali per alimentari solo se si vuole affiancare la vendita di prodotti non fatti nel proprio laboratorio,  e requisiti professionali e  licenza del comune nel caso si voglia aggiungere anche l’attività di somministrazione ( come ad esempio il bar).

Come fare a iscriversi come pasticciere all’albo artigiani e poter iniziare l’attività? Qui tutti i passaggi per l’iscrizione all’albo artigiani.

La pasticceria, specie nel caso si voglia produrre direttamente il dolce è un forma di business impegnativo, non è raro che si inizi l’attività alle 4 di mattino, richiede precisione da farmacista per dosi tempi  di cottura, congiunta a una fantasia non indifferente, un esempio limite è   Roland Mesnier che è stato il capo pasticcere della Casa Bianca per 25 anni, in tutto questo tempo, non ha mai servito lo stesso dolce due volte.

Se si hanno  doti particolarmente creative e spiccato gusto estetico ricordarsi che la vista arriva prima del gusto e infatti  cake designer fa tendenza e trova  gli acquirenti  più diversi dai i pargoli appassionati di cartoni animati  agli gli organizzatori di serata di gala, ognuno con esigenze estetiche diversissime ma uguali nella severità di giudizio.

Insomma per diventare  pasticciere non ci  si improvvisa, la formazione è un fattore essenziale e può essere fatta o tramite l’esperienza sul campo o grazie alla frequenza di corsi presso di enti, scuole accreditate.   

Tanto più che l’investimento iniziale di solito comporta stanziare cifre importanti considerate le spese per affittare o acquistare la superficie dell’esercizio, i macchinari per la produzione, gli arredi etc.

Se si conoscono partner affidabili dal punto di vista lavorativo, una buona soluzione può essere mettersi in società in modo da mettere  a fattor comune risorse umane, finanziarie abilità e conoscenze.

Molto interessante per le medio, piccole  imprese il contratto di rete,  dove due o più imprese si alleano per uno scopo comune mettendo a sistema le loro eccellenze ( produzione, marketing, amministrativa etc.), questa formula può risultare molto utile per varcare non solo i propri confini cittadini ma anche quelli nazionali e trovare nuovi e promettenti mercati.

Questo contratto permette inoltre agevolazioni fiscali e nell’assunzione di collaboratori.

In ogni caso sia da soli che in compagnia, sotto forma di società o contratto di rete,  conviene passare dal punto nuova impresa un servizio gratuito di  orientamento all’impreditoria

Diventare pasticciere può essere una buona ricetta per un futuro business  tutto made in Italy.

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