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Milano sotterranea: sorprese e leggende

Cunicoli, cripte segrete e cimiteri, Milano da scoprire.

Milano, nota come metropoli moderna ed efficiente, nasconde un volto sotterraneo intrigante fatto di sorprese e leggende.

Pochi monumenti si sono salvati dai vari interventi urbanistici stratificando i resti risalenti all’epoca romana e paleocristiana.

I ritrovamenti danno vita a leggende e misteri: catacombe in zona Piazza Vetra, un mosaico risalente al IV secolo d. C., tunnel e passaggi segreti all’interno di Santa Maria delle Grazie, la cripta e il mitreo di San Giovanni in Conca, un cunicolo nel chiostro di Sant’Eustorgio.

Pochi sanno che proprio a pochi passi dal cuore pulsante dell’economia, ovvero vicino al Palazzo della Borsa, presso Palazzo Turati per l’esattezza, si trovano i resti di  un teatro romano.

L’edificio originario risale all’epoca di Augusto (31 a. C-14 d.C.). Costruzione originariamente imponente: largo 100 metri e alto oltre 20, fu costruito con ciottoli di fiume e conglomerato cementizio su un terreno consolidato, secondo le tecniche dell’epoca, da grossi pali di legno.

Vi si tenevano rappresentazioni teatrali di diverso genere e il pubblico prendeva posto secondo il ceto sociale di appartenenza.

In epoca medievale i cittadini vi tenevano riunioni a carattere politico e amministrativo fino alla sua distruzione per mano di Federico Barbarossa nel 1162. Ora i resti rimangono testimoni del passato romano di Mediolanum.

E’ possibile effettuare una visita guidata da esperti di archeologia nell’ allestimento dell’area archeologica del teatro, visita con la quale i visitatori verranno coinvolti attraverso odori, suoni evocativi e le parole della “Casina” di Plauto, recitate da Giorgio Albertazzi.

Il percorso didattico è stato curato dall’Istituto di Archeologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

La visita è gratuita ma è necessaria la prenotazione.

Per prenotare la visita o ricevere informazioni basta inviare un’e-mail all’indirizzo: territorio.turismo@mi.camcom.it

Oppure telefonare al numero: 02 8515 4946
o inviare un fax: 02 8515 4462.

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