Expo darà lavoro? che impatto avrà sull’occupazione? Nessuno predice il futuro, ma delle prime serie analisi si possono fare. Il primo settore a risentire dovrebbe essere quello delle costruzioni, dove insieme ai servizi alle imprese e all’industria è previsto l’aumento maggiore dell’occupazione nel periodo che precede l’Esposizione universale, con una richiesta rispettivamente di 12.477, 7.686 e 3.378 unità. In corrispondenza di Expo, invece, saranno maggiori le opportunità nel turismo e nella ristorazione, che complessivamente richiederanno 39.500 unità di lavoro dal 2012 al 2020. Sono solo alcuni dei dati contenuti nella corposa analisi di impatto economico “L’indotto di Expo 2015” promossa dalla Camera di Commercio di Milano e dalla società di gestione di Expo 2015 e affidata a un team di analisti economici. Complessivamente, secondo questa ricerca, saranno oltre 191mila le unità di lavoro generate da Expo. Il dato è molto incoraggiante, soprattutto nella sperabile fase di uscita da una crisi economica che…
Aprire una gelateria: tutte le info
Un’attività che ha come clienti adulti e bambini? Che produca un prodotto italiano da sempre amato nel mondo? Per turisti e per i propri concittadini? Allora stiamo parlando di aprire una gelateria. “Il gelato è squisito, peccato che non sia illegale” diceva Voltaire, infatti contraddicendo la nota massima che vuole che le cose buone della vita siano illegali o immorali o facciano ingrassare, il gelato da tempo è stato giudicato alimento completo ed equilibrato. In media un italiano ne mangia 6 kg all’anno, il che significa che ogni anno si consuma in Italia una quantità di gelato pari al peso di 3,6 portaerei . Alimento di nobili origini, anzi imperiali; sembra infatti che sia stata un’ intuizione degli antichi romani che si facevano portare la neve dal Terminillo per poi condirla e cosumalra in vari modi a Roma. Ma il primo gelataio di cui si hanno notizie certe è Francesco Procopio dei Coltelli, artigiano…
Industrie creative: il business è di famiglia
Creatività e impresa: pane e amore e fantasia, ovvero con la passione e la creatività ci si può guadagnare il pane e anche di più e infatti l’attenzione alle industrie creative è in costante crescita. Lo European Competivness Report nel 2010 mostra come queste aziende apportino il 3,3% del Pil europeo, oltre che il 3% dell’occupazione. Sì, ma che cos’è un’ impresa creativa? La creatività non è in fondo un tratto proprio a ogni forma di imprenditorialità? E infatti la definizione di industria creativa varia a secondo delle latitudini culturali e geografiche. A livello europeo quella che si sta imponendo include tutte le industrie che utilizzano la cultura come input e hanno dimensione culturale, anche se i loro output presentano un carattere principalmente funzionale. Insomma in Europa le aziende attive nei settori dell’architettura, pubblicità, radiotelevisione, software, videogiochi, artigianato, moda, editoria design, cinema e arte, sono considerate imprese creative. Per quello che…
Aprire una pizzeria a Milano? Ecco come
Aprire una pizzeria? C’è ancora voglia di pizza? A Milano si può trovare in ben 2.500 locali, un ristorante su tre. E 61,2% ha ormai un titolare straniero. Leader indiscussi della pizza meneghina gli egiziani che, da soli, superano tutti i pizzaioli italiani. Seguono distanziati i cinesi. Vendono pizza l’84% dei ristoratori egiziani e un ristoratore turco o marocchino su due. E i pizzaioli napoletani? A Milano la pizza è ormai “made in Napoli” solo nell’1,8% dei casi. Questo emerge da una elaborazione Camera di commercio su dati del registro imprese a settembre 2013. Si ma come fare per aprire una pizzeria? Sono due le tipologie di pizzeria: ristorante o da asporto. La differenza? Nel primo caso il cliente si siede e mangia nel locale la pizza che ha ordinato, nel secondo caso se la porta a casa . Non è una differenza da poco, oltre che in termini di investimenti nel…
Expo 2015 l’opinione del mondo
Expo 2015 il mondo che opionione si è fatto? ce lo dice un’analisi della Camera di commercio di Milano condotta attraverso Voices from the Blogs, spin off dell’Università degli Studi di Milano, realizzata tra realizzata tra novembre 2013 e maggio 2014, sui commenti in Rete.su 2 mila commenti pubblicati sui vari canali social da dicembre a maggio. Gli stranieri sono ottimisti in più di tre casi su quattro (75,9%). Temi più discussi sono design, business e tecnologia. I più critici sono in Europa e Stati Uniti, i commenti negativi non superano il 27 – 28%. Ed è New York la città in cui si è più discusso di Expo2015 , seguono Dubai (un risultato anche legato all’assegnazione di Expo2020 alla città degli Emirati), Los Angeles, Bruxelles, San Francisco, Madrid e Barcellona. Nella top-10 anche Jakarta. E di Milano ? della capitale ambrosiana si parla bene nel mondo: il sentimento positivo totale è uguale al 74,1%, e…