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Ambiente ed economia circolare

Bando Innovazione filiere economia circolare 2022

In occasione dell’apertura del Bando Innovazione filiere economia circolare 2022, Chiara Parazzini e Pietro Merlini ci illustrano i progetti con cui ReteSand ha partecipato ai bandi precedenti, analizzando i risultati ottenuti in termini di sviluppo di  un’economia circolare.

Chiara Parazzini e avv. Merlini

Chi è ReteSand?

ReteSand è nata nel 2019 dall’idea dell’avvocato Pietro Merlini e della dr.ssa Chiara Parazzini. La rete coinvolge diverse aziende del settore estrattivo e dell’edilizia per migliorare la capacità competitiva e di innovazione dei partner, puntando sulla collaborazione, sull’ottimizzazione dei processi e, soprattutto, sull’economia circolare.

Perché avete partecipato ai bandi innovazione delle filiere di economia circolare in Lombardia 2020 e 2021?

L’opportunità dei due bandi è stata colta ed accolta immediatamente dalle aziende.

L’economia circolare è sicuramente un driver per il successo e la competitività delle aziende, di qualunque settore, da qui in avanti.

Cambiare il modello di business richiede però uno sforzo di mentalità, di strategia, organizzativo e nei processi, ed anche uno sforzo economico.

L’opportunità del bando di poter usufruire di un supporto economico per portare avanti i progetti è arrivata al momento giusto. Inoltre il bando del 2020 ci ha permesso di creare diverse sinergie con altre importanti aziende della filiera dell’edilizia, ma anche con alcune Amministrazioni pubbliche che sono state poi la base per pensare agli altri due progetti presentati in sede di partecipazione al bando 2021.

Come ReteSand abbiamo coordinato quattro progetti: 

-SCEGLI LA TUA STRADA che ha portato alla realizzazione di un prototipo di pista ciclabile drenante prodotta a freddo con 100% di aggregati riciclati/sottoprodotti; progetto concluso e rendicontato.

– GOOD BY-BETON CISEF che ha permesso l’installazione di un macchinario e  la creazione di un sistema di simbiosi industriale all’interno di un polo estrattivo nel milanese per il recupero del calcestruzzo di rientro; progetto concluso e rendicontato;

– EC3 CORSI DI RECUPERO, in fase di svolgimento, che prevede la realizzazione di una pavimentazione stradale prodotta a caldo utilizzando aggregati di riciclo/sottoprodotti provenienti da tre differenti filiere;

– CAMCESTRUZZO UN CAMBIAMENTO DI GRANDE IMPATTO, in fase di svolgimento, che prevede la sperimentazione di calcestruzzi compliance ai CAM edilizia. Si utilizzano aggregati riciclati provenienti dal recupero del calcestruzzo da demolizione selettiva e sottoprodotti provenienti dal recupero delle scorie di acciaieria, collegando le relative filiere.

Quali risultati avete ottenuto dalla partecipazione ai bandi?

I progetti hanno sicuramente arricchito le aziende dal punto di vista delle relazioni che sono nate con tutti gli stakeholder, sia aziende che università ed enti locali. Inoltre hanno portato alla realizzazione di prototipi di materiali circolari innovativi che ora stiamo testando sul mercato.

Altro importante risultato che le aziende partecipanti hanno conseguito è stato l’approfondimento della conoscenza del settore in cui operano, attraverso la condivisione delle informazioni necessarie per poter eseguire il progetto. Abbiamo quindi potuto aumentare il grado di consapevolezza sulle opportunità che offre l’economia circolare, ma anche sulle barriere ed i rischi aziendali. Entrambi sono aspetti fondamentali da conoscere per la buona riuscita di progetti di economia circolare.

È stato inoltre fondamentale l’atteggiamento proattivo di Camera di Commercio di Milano, Lodi e Monza Brianza e di Unioncamere Lombardia. Abbiamo infatti avuto la possibilità di tenere incontri con diversi Enti pubblici per approfondire alcune delle criticità sorte in sede di realizzazione dei progetti.

Passi futuri?

Certamente continuare con quanto intrapreso, allargando i confini della Rete pensando alla creazione di poli di simbiosi industriale attorno alle cave.

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