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2013

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Youimpresa: la web tv delle imprese e per le imprese

Youimpresa è il canale professional youtube della Camera di commercio di Milano  inviando i propri video aziendali alla redazione di youimpresa,  le imprese milanesi e i professionisti del creativo possono raccontarsi , diventando protagonsiti della webtv.
C’è chi produce moto su misura, chi robot infermieri, chi soluzioni per l’ambiente e chi è specializzato in comunicazione, dalla formula uno alle grandi convention.

Ma non mancano attività storiche come ristoranti, mobilifici, imprese alimentari. Multinazionali con video sofisticati e piccoli esercizi o inventori che si raccontano con clip fatte con lo smart phone.

Inviare il video è semplice, basta una mail a  redazione@youimpresa.it,  inserire un link  di una qualsiasi piattaforma di trasferimento file ( come ad esempio We Transfer) diretto al video che si vuole pubblicare , indicando nel testo della mail  la denominazione dell’impresa, il nome del legale rappresentante e la sede, o semplicemente il codice fiscale.

E il premio Youimpresa nasce proprio per dare luce all’attività della community.

Ogni anno all’interno della manifestazione “premio Milano Produttiva” vengono premiati al teatro la Scala di Milano  quello più votato dalla community, quello più innovativo per stile idea e contenuto, e quello meglio realizzato, per montaggio, riprese, effetti.

Di frontea a una platea di imprenditori e  di rappresentanti del mondo economico milanesi, al teatro La Scala, vengono proiettati le sintesi dei video vincitori e i titolari vengono chiamati sul palco per ricevere  il premio direttamente dal Presidente della camera di commercio

Inoltre dal 2010 in virtù di una collaborazione fra Fiera Milano e il progetto Youimpresa vengono premiati i video degli espositori di Fiera Milano

E su Youimpresa sono disponibili i video su attivività  e servizi della camera di commercio e della business community milanese.
Le rubriche.  Mi metto in proprio: una guida per gli aspiranti imprenditori con suggerimenti sui servizi della Camera di commercio più utili per la loro futura attività, Video tutorial: i servizi della camera di commercio spiegati attraverso video . Camera News: i principali convegni, eventi e iniziative della Camera di commercio di Milano; Monitor: produzione, lavoro e consumi, pillole video sui numeri e le indagini della Camera di commercio di Milano.; 5 domande a…: You impresa incontra i personaggi del mondo economico per rispondere alle domande degli imprenditori sui principali temi di attualità, Storie di impresa: in cinque minuti la storia di un’impresa, gli esordi, la crescita, il futuro delle piccole e grandi realtà imprenditoriali made in Milano e provincia;

Inviaci il tuo video aziendale e diventa membro di una grande business community!

Diventare pasticciere : ma che buon mestiere!

 torta

Come diventare pasticciere?   Per chi vuole mettersi in proprio anche in tempi di crisi, il settore dei golosi sembra mantenere le sue dolci promesse, diventare  pasticcere può essere un buon business. Fra il  secondo trimestre 2013 e il secondo 2012 le imprese che producono  e quelle che vendono dolci nel complesso   sono in leggero rialzo, +4% in Italia , +5 % in Lombardia. In ogni caso il podio dei golosi se lo aggiudicano Lombardia con +62 imprese ( sempre fra il 2012 e il 2013), Piemonte +61  e Campania +52 .

Si ma quale pasticciere vuoi diventare?

Nel primo caso siamo di fronte  a un esercizio commerciale, quindi sarà necessario avere i requisiti professionali  per il negozio alimentare e poi passare al SUAP di riferimento

Nel secondo caso, essendo un laboratorio, sarà necessaria l’iscrizione all’albo artigiani, requisiti professionali per alimentari solo se si vuole affiancare la vendita di prodotti non fatti nel proprio laboratorio,  e requisiti professionali e  licenza del comune nel caso si voglia aggiungere anche l’attività di somministrazione ( come ad esempio il bar).

Come fare a iscriversi come pasticciere all’albo artigiani e poter iniziare l’attività? Qui tutti i passaggi per l’iscrizione all’albo artigiani.

La pasticceria, specie nel caso si voglia produrre direttamente il dolce è un forma di business impegnativo, non è raro che si inizi l’attività alle 4 di mattino, richiede precisione da farmacista per dosi tempi  di cottura, congiunta a una fantasia non indifferente, un esempio limite è   Roland Mesnier che è stato il capo pasticcere della Casa Bianca per 25 anni, in tutto questo tempo, non ha mai servito lo stesso dolce due volte.

Se si hanno  doti particolarmente creative e spiccato gusto estetico ricordarsi che la vista arriva prima del gusto e infatti  cake designer fa tendenza e trova  gli acquirenti  più diversi dai i pargoli appassionati di cartoni animati  agli gli organizzatori di serata di gala, ognuno con esigenze estetiche diversissime ma uguali nella severità di giudizio.

Insomma per diventare  pasticciere non ci  si improvvisa, la formazione è un fattore essenziale e può essere fatta o tramite l’esperienza sul campo o grazie alla frequenza di corsi presso di enti, scuole accreditate.   

Tanto più che l’investimento iniziale di solito comporta stanziare cifre importanti considerate le spese per affittare o acquistare la superficie dell’esercizio, i macchinari per la produzione, gli arredi etc.

Se si conoscono partner affidabili dal punto di vista lavorativo, una buona soluzione può essere mettersi in società in modo da mettere  a fattor comune risorse umane, finanziarie abilità e conoscenze.

Molto interessante per le medio, piccole  imprese il contratto di rete,  dove due o più imprese si alleano per uno scopo comune mettendo a sistema le loro eccellenze ( produzione, marketing, amministrativa etc.), questa formula può risultare molto utile per varcare non solo i propri confini cittadini ma anche quelli nazionali e trovare nuovi e promettenti mercati.

Questo contratto permette inoltre agevolazioni fiscali e nell’assunzione di collaboratori.

In ogni caso sia da soli che in compagnia, sotto forma di società o contratto di rete,  conviene passare dal punto nuova impresa un servizio gratuito di  orientamento all’impreditoria

Diventare pasticciere può essere una buona ricetta per un futuro business  tutto made in Italy.

Carluccio Sangalli : Risorse finanziarie per le imprese ? tre proposte

Come trovare risorse finanziarie per le micro e piccole e medio imprese? Carluccio Sangalli presidente della Camera di commercio di Milano ricorda che “ In questo periodo di crisi economica la questione del credito alle imprese diventa sempre piCarluccio Sangalliù difficile: cresce il  bisogno di liquidità per fare investimenti ma il rubinetto delle banche è sempre più stretto. oltretutto Le nostre imprese pagano il credito circa l’1% in più rispetto alle loro concorrenti europee. Oggi le banche sono in Italia il canale principale di finanziamento. Si stima infatti che l’indebitamento delle imprese italiane sia per il 70% di origine bancaria; un dato che è molto al di sopra della media europea. “

Per Carluccio Sangalli   è importante che: ” in Italia ci sia un cambio culturale in tema di credito che apra la strada a nuove forme di finanziamento delle imprese. Proprio di queste forme “alternative” di finanziamento si è parlato al 4° Consorzio Camerale del credito a Udine,  in particolare del crowfunding e dei mini bond. Forme di finanziamento che si stima possano generare un mercato tra i 50 e i 100 miliardi di euro di credito per le imprese e che potrebbero finanziare i progetti di circa 10 mila imprese italiane.

Per il presidente della camera di Commercio di Milano  il sistema camerale può avere un ruolo molto importante nell’incoraggiare questi strumenti, infatti  dispone di un sistema a rete come il Consorzio per il credito e la finanza. Ma sono  tre linee programmatiche che secondo Carluccio Sangalli  si devono seguire per  trovare risorse finanziarie per gli  imprenditori italiani :

“  Primo  l’ Accesso : ovvero il tema dell’informazione-formazione delle aziende che vanno sensibilizzate e accompagnate verso l’utilizzo di questi nuovi strumenti finanziari.  Secondo  l’abbattimento costi, creando  a livello camerale dei fondi di garanzia dedicati ai minibond. Terzo  l’acquisto:  sempre  il sistema camerale può promuovere la creazione di fondi d’investimento ad hoc per acquistare i minibond”.

Mark Twain diceva che il sistema finanziario è come quell’amico che ti presta  un ombrello quando c’è il sole e  lo rivuole subito indietro quando piove. Certo per spezzare il circolo vizioso fra crisi e  scarsità di liquidità è urgente  saper creare anche vie nuove.

Dove c’è casa…c’è Meca

 Comprare casa a Milano? In questo momento di crisi può essere un’opportunità.

Infatti, in un mercato in cui – secondo la Rilevazione dei prezzi degli immobili sulla piazza di Milano e provincia le compravendite hanno  segnato – 4,8%, nel secondo semestre 2013 – acquistare costa meno: per gli immobili residenziali nuovi di classe A, B e C la flessione dei prezzi rispetto all’anno precedente è di circa  2,9% , un trend che vale anche per negozi(-3,5%), box (-4,6%) e uffici (-4%).  E se i prezzi diminuiscono in virtù di questo generalizzato fenomeno del repricingla rilevazione di Osmi Borsa Immobiliare e FIMAA Milano Monza&Brianza dice però che, la qualità del mercato immobiliare aumenta: operatori più preparati, attenzione specifica ai temi del verde, condizioni trasparenti sono fattori chiave della nuova filiera immobiliare di Milano che guarda oltre la crisi

Spendere meno per  immobili di maggiore qualità, perché non buttare il cuore oltre l’ostacolo? Per chi vuole lasciarsi tentare il prossimo week end a Palazzo della Borsa c’è Meca, l’appuntamento con il Mercato milanese della casa rivolto a tutti i privati che vogliono vendere o acquistare casa o semplicemente conoscere meglio i meccanismi del mercato immobiliare.

Come gli scorsi anni, tra gli espositori ci saranno agenzie immobiliari, banche, costruttori, cooperative. E, come sempre, saranno a disposizione i notai e gli esperti di OSMI e FIMAA per spiegare come affrontare la parte burocratica e finanziaria con competenza. Ma Meca diventa un appuntamento per tutta la famiglia. Infatti, sono previste numerose attività di intrattenimento e animazione: laboratori, un trenino nel cuore della città e “La Pagina Bianca”, uno spazio a tutta creatività per dipingere la propria casa.

Il 9 e 10 novembre Meca è ad orario continuato dalle 10.00 alle 20.00. Non mancate.

Aprire una Srl? Non è più un’impresa

 Srl sempificata? è davvero un gioco da ragazzi?soci intorno a  un tavolo 

 Erano 30 a fine 2012, nel primo semestre 2013 le società a responsabilità limitata semplificata – in sigla srls – attive a Milano e provincia sono passate a 197, secondo i dati  del Servizio Studi di Camera di Commercio.

Questa forma giuridica d’impresa interessa ai giovani milanesi  che dimostrano comunque una netta preferenza per le srl tra le società di capitali:  alla fine del primo semestre 2013 erano infatti attive 2.935 srl ordinarie milanesi e 620 con unico socio (+ 19 srl a capitale ridotto) qualificabili come “imprese giovanili”, cioè con partecipazione di controllo e di proprietà detenuta in misura superiore al 50% da persone di età inferiore ai 35 anni.  Alla stessa data, le società per azioni “giovanili” registrate erano complessivamente 38. E a preferire le srl non sono solo i giovani, come risulta dai dati del database societario  presentati di recente dall’Osservatorio per la Semplificazione amministrativa della Camera.

E oggi per i giovani imprenditori scegliere la  forma societaria dell’ srl – che meglio risponde all’esigenza di tutelare i propri beni privati – è diventato un po’ più semplice grazie alle novità introdotte dalla Legge 99/2013 che ha confermato le modifiche normative del  Decreto 76/2013 sia per le srl ordinarie che per quelle semplificate.

Per le società a responsabilità limitata semplificate le innovazioni introdotte sono essenzialmente tre:

Qualunque persona fisica anche oltre i 35 anni può diventare socio perché è abolito questo vincolo di età. Viene meno, di conseguenza, anche l’obbligo – al compimento dei 35 anni – di trasformare la società in srl ordinaria sostenendo i relativi costi o di dover cedere le proprie quote.

-Le quote possono essere cedute anche ad over 35

– Gli amministratori possono essere anche persone diverse dai  soci della srls. Resta comunque il divieto di avere soci differenti dalle persone fisiche e anche l’eventuale vendita di una quota non potrà essere effettuata nei confronti di società.

Costituire una srl semplificata rimane vantaggioso perché non si paga l’onorario del notaio, ma solo le spese notarili collegate all’atto e, inoltre, è prevista l’esenzione da diritti di segreteria e imposta di bollo. A fare, in parte, da “contrappeso”, c’è l’obbligo  di  adottare il modello hdi atto costitutivo approvato con DM 138/2012. Questo modello non ha ancora recepito le novità che abbiamo descritto, ma, come ha specificato di recente il Consiglio Nazionale del Notariato, si può comunque utilizzare omettendo le clausole incompatibili, cioè quelle che prevedevano il limite di età dei soci a 35 anni e il fatto che gli amministratori dovessero essere soci.

Sono state inoltre abolite le srl semplificate a capitale ridotto. Quelle già iscritte al Registro Imprese al 28 giugno 2013  saranno automaticamente qualificate in srl semplificate.

Anche la forma dell’ srl ordinaria è stata oggetto di recenti modifiche che ne hanno aumentato la flessibilità e l’accessibilità.

L’aspetto più rilevante è che, adesso, anche una srl ordinaria può avere un capitale inferiore a 10mila Euro e dev’essere almeno pari a 1 euro.

In caso di capitale inferiore ai 10.000 euro, i conferimenti:

–          devono farsi in denaro e non in crediti o beni

–          devono essere versati per intero alle persone a cui è affidata l’amministrazione.

Inoltre, una somma pari a un quinto degli utili netti risultanti dal bilancio di ogni esercizio deve essere mandata a formare la riserva legale, fino a che il patrimonio netto della società non raggiunge la soglia di diecimila euro.

Sempre in un’ottica di semplificazione, per tutte le srl , anche con capitale superiore ai 10mila euro, si introduce quanto già previsto per le semplificate: all’atto costitutivo, il 25% dei conferimenti in denaro (o tutto l’ammontare per le srl con unico socio) non dovrà più essere versato presso una banca, ma direttamente agli amministratori e l’atto costitutivo dovrà indicare i mezzi di pagamento utilizzati per il versamento. Su questo maggiori indicazioni provengono da una nota del Consiglio Nazionale del Notariato.

E le Start up innovative? Anche in questo caso la srl è la forma prevalente. Gli ultimi dati del Registro Imprese  aggiornati all’1 luglio 2013 ne registrano 937 a livello nazionale, le srl sono il 96,5%.  Srl? è più semplice