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2012

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MECA dolce MECA

In questi tempi di crisi, e ancora di più con l’avanzare dell’autunno, cosa c’è di più rassicurante del tepore della nostra dolce casa?
Sì, ma quale casa? si chiederanno giustamente molti di voi. Purtroppo quello che dovrebbe essere un bene primario nelle nostre vite sembra diventata un’utopia.
Ma un’occasione per sentirsi un po’ rassicurati in realtà c’è. Per coloro che in questo momento si trovano nel vivo della questione, e cioè sono alla ricerca di una casa o sono in procinto di venderla, o semplicemente vorrebbero chiarirsi le idee sui meccanismi della compravendita, dal 27 al 29 ottobre si terrà a Milano il MECA, il Mercato milanese della casa.
Si tratta dell’unico evento dedicato alla compravendita e alla locazione degli immobili pensato e rivolto ai privati. Tre giorni dedicati alla “casa” in cui saranno a disposizione Agenzie Bancarie, Costruttori, Agenzie immobiliari, insomma tutti i professionisti del settore in grado di dare consulenza sulla scelta degli immobili, sulle procedure burocratiche e sulle pratiche finanziarie.
Tutto rigorosamente a titolo gratuito.
Sul sito dedicato, oltre alle indicazioni utili per partecipare all’evento, c’è una sezione News in cui vengono riportate informazioni aggiornate, anticipazioni e qualche curiosità (volete saperne di più sullo sgravio fiscale per gli infissi? o sul buon uso delle parti comuni del condominio? Sapevate che esiste la formula rent to buy in alternativa al mutuo e all’affitto?) e una divertente Video-Gallery dove ascoltare la vox populi sull’argomento.

Insieme per vincere la sfida della crescita: perché fare rete conviene?

Se la crisi non cessa di mordere, la svolta può essere questione di strategia.
Che, nel caso del nostro Paese, significa attrezzarsi per superare i limiti di un tessuto imprenditoriale frammentato in miriadi di micro e PMI. Già perché se “piccolo è meglio” rappresenta il motto che ha da sempre caratterizzato il cammino (e i successi) dell’economia imprenditoriale italiana, di questi tempi la competizione a livello europeo, le sfide della globalizzazione e, non da ultima, la stretta della crisi, impongono scelte differenti. Nel concreto, la necessità è quella di colmare il gap in termini di mercato, capitali e investimento che il nostro Paese patisce nei confronti di altre realtà economiche.

Fare rete rappresenta innanzitutto un modo per sentirsi meno soli di fronte a queste sfide, per andare oltre i propri limiti e sfruttare una maggiore forza d’urto verso obiettivi comuni. A livello teorico, il processo di costituzione di una rete può assomigliare a una bella favola: più imprese si uniscono attraverso una delle forme contrattuali previste dalla legge e insieme viaggiano verso alcuni obiettivi, cooperando in sinergia e sfruttando al massimo le diverse potenzialità dei componenti. In altre parole: mettere in comune capitali, competenze, conoscenze e contatti per arrivare completare singolo progetto o programmare un piano di sviluppo condiviso.

Passando alla pratica, per fare rete servono partner determinati a condividere un percorso strategico che impone, comunque vada, disponibilità al dialogo e al compromesso e che non necessariamente comporta benefici immediati. Risultati che, tuttavia, alla lunga possono rivelarsi determinanti: incremento della produttività, maggiore competitività sui mercati internazionali, aumento della potenzialità innovativa, più facilità nella razionalizzazione dei costi.

Se, considerati i vantaggi, la strategia delle reti comincia ad apparire una prospettiva intrigante, vale la pena di approfondirne la conoscenza. Per questo, Camera di commercio di Milano ha deciso di porre il tema delle reti al centro del convegno “Insieme per vincere la sfida della crescita” , in programma lunedì 22 ottobre a Palazzo Mezzanotte. L’evento, che si svolgerà in contemporanea con la Camera di commercio di Firenze, si propone di dare voce alle imprese e di promuovere una riflessione attiva sulla ripresa economica nel Paese, offrirà l’occasione di conoscere le esperienze di alcuni imprenditori lombardi che hanno costituito con successo rete di imprese.
Dunque, quale miglior modo per entrare in contatto con le reti e capire se questa strategia fa davvero per voi?

Responsabilità sociale d’impresa

Lo scorso giugno le principali associazioni finanziarie italiane (Abi, Ania, Assogestioni e FeBAF) hanno firmato la “Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile della finanza italiana”, un documento che sollecita gli investitori istituzionali ad assumere come parte qualificante dell’analisi e dei processi di investimento per conto proprio e di terzi le  variabili extrafinanziarie ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social, Governance –ESG).

La tendenza della finanza a muoversi sempre più secondo logiche legate allo sviluppo sostenibile e responsabile è ben documentata dai numeri dello Studio europeo Eurosif presentati in Camera di Commercio a Milano al Forum per la Finanza sostenibile. Lo studio individua sette strategie di investimento responsabile (Sustainability-themes, Best in class selection, Norms based screening, Exclusions, ESG Integration, Engagement and voting, Impact investing) e registra per ciascuna di queste una crescita maggiore a livello europeo rispetto a quella dell’intero mercato del risparmio gestito. In Italia, con €447 miliardi di Assets under management, l’esclusione di specifici settori, imprese o pratiche (Exclusions) è la strategia SRI più diffusa. 

La finanza è solo uno dei settori istituzionali che in maniera crescente ha deciso di impegnarsi sul sentiero della sostenibilità e responsabilità. Il tema è ormai oggetto di attenzione a tutti i livelli e con iniziative estremamente diversificate. Due esempi recenti dal territorio di Milano:

  • le giornate della sostenibilità appena concluse, in cui il Politecnico e l’Università degli Studi di Milano hanno realizzato attività dimostrative per grandi e piccoli legate a questo tema: prova di macchine elettriche, la visita all’orto botanico e alla centrale di trigenerazione, la scoperta del sottosuolo milanese e molto altro.
  • Per quanto riguarda la Camera di Commercio di Milano, l’Ente aderisce a un progetto di sistema e promuove da anni la raccolta delle buone prassi delle imprese lombarde in materia di responsabilità sociale per premiarle, valorizzarle e pubblicizzarle. Lo strumento principale è un repertorio on line sul sito www.csr.unioncamerelombardia.it che permette alle imprese di condividere le loro prassi con tutte le parti interessate. Inoltre, le Camere di Commercio lombarde premiano ogni anno una selezione di imprese socialmente responsabili per i loro comportamenti o iniziative nei settori ambiente, lavoro, comunità, mercato, innovazione sociale ed ambientale, territorio.

Dal 2012, le imprese che hanno partecipato alle scorse edizioni possono dare evidenza a nuove attività grazie alla sezione “Le buone prassi crescono” ed essere selezionate per una nuova categoria.

Vecchie e nuove imprese lombarde “responsabili” che vogliono partecipare alla raccolta ed essere selezionate tra le imprese responsabili 2012 devono presentare la scheda di partecipazione entro il 26 ottobre alla Camera di Commercio competente.

 

 

Un giorno prezioso

Da quanto tempo continuate a ripetervi che volete scoprire come si chiamano le pietre che pendono dai vostri orecchini preferiti? E, soprattutto, che vi chiedete: ma sono vere o mi hanno rifilato delle patacche? Domenica 14 ottobre potreste finalmente capirci qualcosa di più.

L’occasione è quella del Gioiello Day, una iniziativa promossa dalla Camera di commercio di Milano giunta alla sua quarta edizione, che ha tra le principali missioni quella di diffondere la certificazione, uno strumento di primaria importanza per tutelare il mercato dai falsi.

L’evento si terrà a Palazzo dei Giureconsulti a Milano, sarà gratuito e aperto a tutti e vedrà protagonisti i professionisti del settore ma anche semplicemente gli appassionati che vogliono godersi lo spettacolo di pietre preziose e gioielli.

La giornata sarà articolata in tre tappe: una esposizione di gioielli realizzati da prestigiose aziende del settore che verrà accompagnata da performance di orafi artigiani; un gioco-test per imparare a riconoscere pietre preziose, perle e coralli; una sfilata di abiti impreziosita dai gioielli degli orafi espositori.

E se stavate pensando di far stimare il contenuto dello scrigno della nonna potreste richiedere il parere degli esperti gemmologi del laboratorio CISGEM (Centro Informazione e Servizi Gemmologici della Divisione Innovazione Innovhub SSI), che saranno a disposizione per analizzare i vostri gioielli e darvi delle indicazioni utili per i vostri investimenti.

 Per registrarvi all’evento e avere ulteriori informazioni si può consultare il portale www.gioielloday.it