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2013

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Una Risposta Pronta sulla tua attività? Chiedila all’URP!

Ufficio Relazioni con il PubblicoUna offerta variegata di informazioni per rispondere ai bisogni delle imprese e dei cittadini  che necessitano dei servizi della Camera di Commercio di Milano: questo è l’approccio dell’URP -Ufficio Relazioni con il Pubblico per chi vuole avere informazioni sul sistema camerale.

L’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Camera di Commercio di Milano è al servizio dell’utenza per aiutarla ad orientarsi con semplicità nella giungla di adempimenti  che imprese, liberi professionisti e cittadini devo compiere per poter svolgere una attività imprenditoriale.

Capita spesso di incontrare persone che non sanno a quale ufficio rivolgersi, quali documenti e/o modelli presentare per aprire una attività o a che punto è  la loro pratica: a queste domande e a tante altre risponde l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Camera di Commercio di Milano attraverso personale professionalizzato che fornisce indicazioni puntuali.

L’Urp è il canale di comunicazione della Camera di Commercio di Milano che si pone all’ascolto di chi vuole fare impresa e dei professionisti per semplificare l’accesso ai servizi e per aiutare ad  utilizzare le nuove procedure telematiche che consentono, con una semplice connessione da casa o dall’ufficio, di collegarsi al sito camerale sia per inviare specifiche richieste che per conoscere  le novità sul mondo camerale.

Il servizio Urp fornisce informazioni e chiarimenti di carattere generale sulla struttura dell’ente e sui compiti dei vari uffici, gestisce le richieste di accesso agli atti e i reclami, accoglie osservazioni e suggerimenti per semplificare ciò che l’utente percepisce come complesso, ma anche per interpretare le difficoltà come dei segnali da cui partire per migliorare  il rapporto tra  amministrazione e utente.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet all’indirizzo: www.mi.camcom.it

 

Un designer per le imprese

 Un designer per le imprese

Si sa in Cinese il termine “crisi” viene scritto con due ideogrammi il primo significa pericolo il secondo opportunità. Le difficoltà ci spingono a trovare strade nuove. E il design è un fattore innovativo  anticrisi per molte imprese.

Nel 2013 Sono oltre novemila le  imprese attive nel settore mobile, arredo, progettazione e realizzazione studi di architettura con un giro di affari che sfiora i 12.400 € e un incremento del 38% circa dal 2001 a oggi.

 Ma il design non è un monopolio di alcuni settori e può essere sviluppato per tutti i settori della vita economica, anche ad attività immateriali quali i servizi.

E per diffondere fra le medio piccole imprese questa italianissima, anzi, milanessima, virtù strategica ambrosiane ha preso il via il bando “Un designer per le imprese” edizione 2013

 I destinatari sono: micro, piccole e medie imprese operanti in qualsiasi settore, con sede legale a Milano e Provincia.

 Diversi i piani di offerta presenti nel progetto: servizi gratuiti di progettazione, consulenza e assistenza alle imprese, perfezionamento di progetti di design per favorire l’innovazione delle MPMI attraverso la creatività di giovani designer delle Università e Scuole di Alta Formazione milanesi.

Attenzione alla scadenza ore 12:00 del 7 giugno 2013.

 Le tematiche sono diversificate in quattro macrocategorie: interior design, industrial design, fashion (+ textile) design e service & experience design.

I progetti dovranno avere: logiche low-cost, processi produttivi semplici ed efficienti e utilizzo di materiali innovativi a basso impatto ambientale.  

 I percorsi formativi seguiranno step prestabiliti: i concept delle 15 imprese selezionate verranno presentati agli studenti delle più importanti Scuole di Alta Formazione e Università del Design di Milano.

 Ciascuna impresa, dopo aver scelto il progetto reputato più adatto alle proprie esigenze, lo porterà a termine  con la collaborazione di gruppi di studenti con il fine di realizzare il prototipo avvalendosi della consulenza tecnica gratuita di un soggetto esperto e qualificato, selezionato dalla Camera di Commercio di Milano.

 Contemporaneamente una Giuria di qualità, composta da designer esperti del settore, selezionerà i progetti più interessanti nelle seguenti categorie: innovazione e design, ecosostenibilità ambientale e materiali innovativi.

 Tutte le informazione sono disponibili consultare la pagina dedicata ,  Ma come sono andati i bandi precedenti? In questo video le risposte.

Che Progetti ha Milano?

“Milano ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano” cantava Lucio Dalla. E Milano è effettivamente una terra di mezzo, lo è sempre stata sin dal significato del suo nome: Mediolanum, pianura di mezzo, insomma una sorta di Costantinopoli lombarda che unisce Nord e Sud Europa. E oggi Milano è un nodo globale, l’ottava città più interconnessa al mondo: lo rivela Peter Taylor nel suo studio World City Network nel 2008, anche se a ben guardare lo studio di Taylor sottolinea come il nodo milanese sia in realtà rete di “reti”, ulteriore riprova di come il capoluogo lombardo sia “città di città” che inizia forse a Torino e forse finisce a Bologna.

Milano futuro antico dell’Italia, in quanto da sempre avanguardia economica del bel paese, è anche “tempo di mezzo” rispetto allo sviluppo italiano, un ponte fra oggi e domani. E del futuro di Milano se ne parlerà il 12 aprile in Oltre Milano. Idee e proposte per la città di domani, dibattito aperto sul tema della città del futuro per promuovere prospettive di sviluppo oltre la crisi di Milano, regione urbana in continua trasformazione. Una mattina in cui, assieme a esponenti delle Istituzioni e della società civile, verrà tracciato  il profilo della città attraverso i suoi grandi temi: Innovazione, Creatività, Infrastrutture materiali e immateriali, Nuovo Welfare.

Le basi delle riflessioni di questo evento nascono dal libro Progetto Milano. Idee e proposte per la città di domani, a cura di Giulio Sapelli e Mauro Magatti. “Nella nostra città ciò che è davvero cambiato risiede nel metodo con il quale vale la pena di lavorare. Da qui nasce il concetto di ‘progettualità transitiva’, quella di una città che sa immaginare il futuro e a progettare  ‘a effetto domino’, cioè con la consapevolezza di accendere relazioni di sviluppo” scrive nella prefazione al libro Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commerico di Milano. “Il fine” scrive ancora Pier Andrea Chevallard, Segretario generale della Camera di commercio, “è quello di una ‘crescita diversa’ , che produce valore non solo economico ma sociale, culturale, istituzionale”.

Le sollecitazioni del libro sono davvero tante: possiamo provare a riassumerle in quattro progetti bandiera cominciando da una nuova gestione dei servizi pubblici locali, che veda protagonista un nuovo modello di impresa, profit per quanto riguarda la gestione degli asset strategici e degli approvvigionamenti, not for profit per quanto riguarda la responsabilità dei servizi ai cittadini sotto il controllo delle amministrazioni pubbliche. Un nuovo welfare che trovi come perno soggetti che si ispirino alle istituzioni assicurative e di assistenza mutualistica di antica tradizione. Una mobilità in cui istituzioni e forze attive dovrebbero pensare ai tre aeroporti milanesi come fanno gli operatori turistici cioè come un unico sistema aeroportuale e a una politica di decentramento delle funzioni che alleggerisca il centro e riqualifichi la periferia. La cultura come un format unico per far emergere le eccellenze disperse nel territorio, in una sorta di clonazione dell’esperienza del Fuori salone del mobile anche per l’arte contemporanea, in cui Milano vanta una pregevole tradizione.

Sette anni dopo la pubblicazione del libro Milano nodo della rete globale ci si interroga, si insegue la “soggettività leggera e sfuggente” della città ambrosiana, insomma, citando ancora Dalla, la “Milano piovuta dal cielo, fra la vita e la morte, continua il tuo mistero”.

La Pasqua dei milanesi è glocal

Cittadini milanesi, se per il weekend pasquale non siete in partenza per pellegrinare nella città eterna, e non siete neanche quell’italiano su tre che andrà in Egitto e Mar Rosso (secondo gli operatori del settore turistico da un’indagine della CCIAA di Milano), ci sono buone probabilità che siate in procinto di fare una piccola vacanza glocal dalle vostre parti. In pratica, state per vivere un’esperienza dal respiro internazionale restando comodamente nei paraggi di casa vostra.
 
Infatti, nonostante le partenze siano in calo del 10 per cento rispetto all’anno scorso, le gite in montagna, ai laghi e nei parchi attrezzati della Lombardia resistono ancora. Le imprese agricole stanno addirittura proponendo nuovi servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione che puntano molto sulla qualità.
Riscoprire il territorio  in Lombardia in questo momento è particolarmente importante, anche in vista di Expo 2015 – dove si parlerà di alimentazione, come tema portante, e di cultura globale e locale. La formula sarà quella dell’integrazione di risorse e valori in vista di un livello sempre più alto della qualità della vita, qualità  che non manca nella regione. Lo sanno bene all’estero dove si continua a esportare i prodotti nostrani, soprattutto in Francia e Germania ma anche negli Stati Uniti. E lo sanno i giovani italiani che stanno ritornando alla terra
 
Secondo un report di Coldiretti Lombardia presentato proprio in questi giorni, si sta verificando un vero boom di immatricolazioni alla facoltà di agraria: si parla di un aumento del 134 per cento dal 2009 a oggi. Sembra che l’agricoltura sia considerata dai ragazzi di oggi un investimento sul futuro e che l’azienda agricola sia una scelta totalmente compatibile con le nuove tecnologie (oltre il 50 pe cento di loro utilizza i social network per promuovere le proprie attività). Dall’altro lato, nel settore quest’ondata under 40 viene considerata una fonte di creatività e innovazione che può solo giovare al made in Italy.
 
Allora perché non consultare in questi giorni di vacanza, ad esempio, le iniziative di PArC? Scoprirete che il Parco agricolo Sud può offrirvi un viaggio culturale e sensoriale molto gratificante.
 
 

Impresa&Stato nell’autunno 2012

Qual è l’offerta dei servizi Ict di Milano? Possiamo davvero raggiungere la semplificazione amministrativa? Che cos’è la multiposizionalità?
 
Nell’ultimo numero di Impresa&Stato, la rivista trimestrale della Camera di commercio di Milano, si è cercato di dare una risposta a questi e altri interrogativi. La rivista approfondisce da sempre le tematiche cardine del rapporto tra imprese, stato e pubblica amministrazione, affidando gli interventi a esperti autorevoli che generalmente trattano gli argomenti in chiave economica, politica e istituzionale.
 
In questo ultimo numero il focus è sui flussi immateriali dell’economia milanese, tema efficacemente introdotto nell’articolo di apertura sul rapporto tra infrastruttura digitale e sviluppo economico urbano. Tramite questo e i successivi interventi si definisce via via la situazione della Milano digitale al momento attuale, con le sue mancanze ancora significative a fronte dello scenario europeo ma anche con le sue potenzialità e i suoi buoni propositi nel ruolo di smart city competitiva.  
Proseguendo, nella sezione laboratorio viene proposto un interessante e utile approfondimento sul rapporto tra imprese e pubblica amministrazione. In attesa di interventi legislativi studiati su misura della crisi di liquidità per le imprese, si parla ad esempio del fondo SloccaCrediti varato da Unioncamere Lombardia, in cui sono stati messi a disposizione 15 milioni di euro per coprire i crediti scaduti delle pmi lombarde, un’operazione davvero vantaggiosa per le imprese.
Nella sezione argomenti, qui dedicata al sistema infrastrutture della Lombardia, si passa a un’analisi del sistema logistico della regione e a una breve rassegna degli interventi infrastrutturali stradali e ferrioviari in cantiere per il prossimo futuro, studiati per far fronte alle mutate esigenze delle imprese in tempi di crisi.
Infine, come anticipato, ci si interroga sul senso della parola multiposizionalità, un termine di particolare interesse in Italia, dove il fenomeno cui si riferisce è particolarmente diffuso. In breve, si tratta dell’occupazione contemporanea, da parte di un individuo, di posizioni di vertice in almeno due diverse istituzioni.
 
Per saperne di più, la rivista è consultabile sul sito di Camera di commercio nella sezione Pubblicazioni e Riviste.